Abolizione del Test di Medicina Rimandata di un Anno ?

slittaabolizionetestmedicina

L’argomento Test di Medicina e Numero Chiuso sembra destinato a tenere banco fino all’uscita dei nuovi decreti ministeriali ufficiali, ed anche quello potrebbe non essere sufficiente, visto quanto successo negli scorsi anni. Ogni giorno si legge di tutto ed il suo contrario e non c’è quindi da sorprendersi se da un lato la Giannini, ministro dell’istruzione, conferma di avere intenzione di abolire il test a partire dal prossimo anno, mentre uno dei quotidiani più diffusi in Italia, parla di una probabile soluzione diversa, con lo slittamento dell’abolizione del test rimandata al prossimo anno accademico, a partire dal 2016.

Al momento non c’è nulla di ufficiale, ma la creazione di un modello alternativo potrebbe richiedere più tempo e più studio sulla sua gestione del previsto. Ecco a tal proposito le recenti dichiarazioni del ministro:

«Abbiamo istituito una commissione mista per arrivare ad una selezione qualitativamente migliore. Il modello di riferimento potrebbe essere quello francese che prevede l’apertura a tutti gli aspiranti medici il primo anno con una selezione successiva, forse dopo un anno, che funzionerebbe da sbarramento per non superare il numero programmato. »

Intanto, però, le università hanno dovuto correre ai ripari per accogliere i vincitori dei ricorsi al Tar, riammessi a lezione. «I ricorsi sono una costante di questo Paese. Come si parla di una procedura selettiva, si annunciano i ricorsi»

Sul continuo ricorso davanti al giudice da parte degli italiani, per qualsiasi tipo di decisione, posso per una volta dichiararmi d’accordo. L’italia è effettivamente sempre più piena di gente che ricorre, spesso senza nemmeno un valido motivo, contro qualsiasi tipo di decisione viene presa, in praticamente tutti gli ambiti della vita quotidiana, ma va ricordato che anche lei, ha probabilmente giocato un ruolo importante in questa ondata di ricorsi contro i test di medicina, con le continue discussioni sull’abolizione che in parte possono influenzare i giudici.

Nel frattempo anche la conferenza dei presidenti dei corsi di laurea in Medicina  ha preso ancora una volta posizione contro il sistema attuale, con i ricorsisti che ormai entrano senza alcun controllo: “Non vogliamo essere complici del degrado della formazione medica italiana – ha dichiarato il presidente Andrea Lenzi secondo cui se le non cambieranno si arriverà alle “dimissioni di tutti i Presidenti di corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia di tutte le sedi universitarie italiane”.

In attesa dei prossimi aggiornamenti, l’unica cosa certa è che la situazione è sempre più confusa.