Allarme dei Rettori Italiani, Anno Accademico a Rischio

La situazione per gli atenei italiani con un corso di laurea in Medicina e Chirurgia non è destinata ad essere chiarita in tempi brevi. Se infatti si era deciso di spostare il test ad Aprile proprio per consentire un regolare avvio delle lezioni nonostante la graduatoria nazionale, i ricorsi di una buona parte degli studenti al TAR, che continua ad ammetterli con riserva senza alcun criterio, hanno causato vari problemi in tutte le università italiane.

Sono circa 5000 studenti in più del previsto, più gli altri studenti che hanno fatto il ricorso e restano in attesa di una sentenza, ed ovviamente le università non erano pronte a gestire un simile eccesso, con università dove non si può riuscire nemmeno a seguire la lezione e dove capita che i professori si rifiutino di fare lezione, per l’inevitabile caos che si viene a creare.

Proprio per questo, Stefano Paleari, presidente del CRUI, conferenza dei rettori delle università italiane, ha indirizzato una lettera al governo, in particolare al ministro dell’istruzione Giannini ed al ministro della sanità, Lorenzin, chiedendo un incontro urgente per cercare di trovare delle soluzioni al problema, ecco parte della lettera:

“Quello che è successo nelle Facoltà/Scuole di Medicina e Chirurgia, dopo le pronunce della Magistratura amministrativa sui numerosissimi ricorsi presentati in relazione ai test di ammissione è del tutto insostenibile e pregiudica il regolare avvio dell’anno accademico”. 
“Si devono trovare delle soluzioni, fermo restando – precisa Paleari – il principio di coerenza con le risorse disponibili, al fine di non pregiudicare la qualità per gli studenti e per i borsisti, secondo standard europei, e di consentire una programmazione adeguata agli Atenei”.

Vedremo se nei prossimi giorni ci sarà una risposta del governo, che tra il caos per l’accesso alle scuole di specializzazione in Medicina ed i problemi degli studenti in soprannumero si vede impegnato su diversi fronti.