Profumo: Si va Verso il Test di Medicina con Graduatoria Unica Nazionale

Le lotte di chi vuole l’abolizione del test a numero chiuso, con proteste crescenti di anno in anno contro un sistema che non viene visto adeguato per scegliere chi può studiare Medicina, sembrano subire un altra battuta d’arresto.
Il ministro della Pubblica Istruzione (ancora non si sa per quanto, vista l’attuale situazione politica) Profumo ha infatti dichiarato, durante il question time alla Camera, che l’obiettivo del Governo è quello di procedere gradualmente con l’introduzione di una Graduatoria Unica Nazionale, sulla scia di quanto fatto già con l’introduzione delle sedi aggregate.

Sarà un’introduzione graduale, ma servirà a dare un po’ di giustizia valutativa: oggi ogni singolo ateneo dà una valutazione autonoma delle prove e un voto che in una facoltà di Medicina consente di accedere al primo anno mentre in un’altra non è sufficiente. In alcuni casi accade che non vengano ammessi ai corsi di laurea candidati che hanno conseguito un punteggio superiore rispetto a quello che risulta sufficiente in atenei di altre città.

Queste le parole del ministro, che, se da un lato evidenziano uno dei limiti principali dell’attuale struttura del test, ovvero le differenze esistenti a livello dei singoli atenei per l’accesso alla stessa facoltà, dall’altro non tengono in considerazione il fatto che spesso gli studenti non possono o vogliono, per questioni sia di natura economica, o di altra origine, trasferirsi in un altro ateneo e cambiare facoltà.

Anche perché va ricordato che già oggi, a scegliere dove sostenere il test è sempre lo studente, non vi sono dei limiti territoriali. Coloro che si trovano in una sede dove è più difficile entrare a causa del punteggio possono autonomamente decidere di iscriversi a provare il test in una sede dove il punteggio dovrebbe consentire di entrare più agevolmente. L’introduzione di una graduatoria unica nazionale, se da un lato potrebbe apparire più meritocratica, dall’altro rischia di complicare notevolmente la vita a tutti gli studenti desiderosi di studiare medicina, ma che non possono allontanarsi troppo da casa.

Come dichiarato dallo stesso ministro non si tratta di una novità destinata a vedere la luce rapidamente, l’intenzione era quella di ufficializzarla a partire dai test di Settembre 2014, ma le nuove elezioni ed il cambio di governo che ci aspetta nei prossimi mesi, molto probabilmente finirà col prolungare ulteriormente il tutto, rimandandolo di anno in anno.
E voi che ne pensate, sareste favorevoli ad una sua integrazione o contrari ? E per quali motivi ?