Test da rifare per l’Ingresso nella Specializzazione di Medicina

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L’argomento principale del sito resta sempre quello dei test d’ammissione per l’ingresso in Medicina, ma di fronte ad un errore così madornale, al punto non credere che sia potuto succedere veramente, credo valga la pena spendere due parole anche riguardo il test di specializzazione dell’area medica, svoltosi nelle ultime giornate di Ottobre.

La società che si occupa dei test è sicuramente famosa anche tra i lettori del sito, il CINECA, il consorzio interuniversitario che si occupa da diversi anni della prova per l’ingresso in facoltà. Sembra che c’è stato un “errore nella fase di codifica delle domande durante la fase di importazione”. In altre parole, sono stati invertiti i quiz del 29 ottobre con quelli del 31.

I quiz erano infatti divisi in tre aree (Medica, Chirurgica, Area dei Servizi clinici). Tre test che dovevano essere svolti in quattro giorni, con una prima prova di 70 domande uguale per tutti, e poi un test per i tre settori, con 10 quiz specifici per ogni singola scuola di specializzazione e 10 comuni per area. Ed è proprio rispetto alle domande specifiche per ognuno dei tre settori che si è verificato l’errore del CINECA, che il 29 ottobre (Area Medica) ha somministrato le domande preparate per il 31 (Servizi clinici), e viceversa.

Errori così banali che ovviamente fanno infuriare tutti i partecipanti al test, che si vedranno costretti a partecipare ad una nuova prova, giorno 7 Novembre, con nuove spese da sostenere, sia per il candidato che per il Ministero, con tutte le persone assunte per la vigilanza che saremo costretti a pagare nuovamente. In tanti minacciano già di parlare con gli avvocati per ricorrere in tribunale ed anche associazioni come il Codacons si preparano ad un’azione collettiva.

Anche in questo caso quindi sembra di assistere ad una specie di “flashback” con dei giudici assolutamente incompetenti in materia e che non si rendono neanche conto delle conseguenze delle loro sentenze, chiamati a giudicare sulla sanità italiana, con la possibilità di complicare ulteriormente la situazione, non solo per coloro che devono iniziare a studiare.

Si trattava della prima prova in Italia a livello nazionale per l’accesso alla specializzazione, riforma attesa da tantissimi anni perchè finalmente doveva portare più meritocrazia negli ospedali Italiani ed evitare che le borse finissero ai soliti noti, personaggi con cui non si poteva competere perché già conosciuti dai responsabili e con il posto assicurato.
Questa resta una cosa positiva e spero non si faccia passare il messaggio che la situazione precedente era migliore, ma veramente in Italia ormai l’unica certezza è che qualcosa di non fatto bene ci sarà sempre.